L’idea del festival

Fin dal 1200, alla corte di Federico II, non mancava il vino di Sala e nemmeno sulla tavola dei Sanvitale, dei Farnese e dei Borbone. Nel XVI secolo erano detti “perfettissimi” i vini di Vianino, Calestano e Sala. Sua Altezza Maria Luigia apprezzava particolarmente il vino di Sala tanto che nelle sue cantine parmigiane ne teneva sempre alcune botti a disposizione. Giuseppe Garibaldi, in visita alla Marchesa Araldi Trecchi di Maiatico, assaggiata la Malvasia se ne innamorò e portò con sé alcune “barbatelle” per trapiantarle a Caprera. Giuseppe Verdi, nei momenti di maggiore tristezza, si nutriva con un uovo fresco ed un bicchiere di Malvasia.
Nel 1926, alla “Fiera Campioni di Roma” la ditta Longhi Luigi (di Talignano) ottenne la “Massima premiazione ed il più alto elogio per la qualità di Malvasia e Moscato nostrano prodotto in loco” (come cita testualmente don Ferruccio Botti nel suo libro: Gastronomia Parmigiana) e gli venne conferita la “massima premiazione: croce al merito e medaglia d’oro”.

Paesaggio salese

Memore di quanto il “Malvasia Salese” sia stato un motivo di orgoglio ed un punto di riferimento per la produzione vitivinicola parmense (alcuni esperti hanno definito le colline Salesi la “culla della Malvasia”) la Pro Loco nel 1996, da poco costituita, istituì il premioLa Cosèta d’Or per il miglior vino Malvasia dei Colli di Parma” con il supporto dell’Amministrazione Comunale e la collaborazione del Consorzio Volontario per la Tutela dei Vini dei Colli di Parma.
La manifestazione si è sviluppata negli anni fino ad essere oggi un appuntamento annuale molto atteso.

Gli organizzatori

Il Festival della Malvasia è promosso e organizzato da: Comune di Sala Baganza, Pro Loco e Consorzio per la Tutela dei Vini dei Colli di Parma.

Info e contatti: Iat Sala Baganza 0521331342
Tutto il programma su www.festivaldellamalvasia.it
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