La frizzante edizione 2018 “Tra mito e scienza” con Odifreddi e Vessicchio
“Tra mito e scienza”, dalla grande storia della terra dove maturano i filari del vino bianco Dop della Val Baganza, alle scoperte che hanno proiettato l’uomo nel futuro.
La 23esima edizione del “Festival della Malvasia – Premio Coséta d’Or” che si svolgerà sabato 19 e domenica 20 maggio a Sala Baganza, uno dei borghi “Gioiello d’Italia”, metterà in scena non soltanto il patrimonio enogastronomico della Food Valley, ma anche la sua vocazione nella ricerca e sviluppo delle tecnologie d’avanguardia.
Il buon cibo e il buon vivere con un occhio rivolto alle nuove frontiere della scienza, in una manifestazione unica in Italia, inserita dal Mibact tra gli eventi dell’Anno europeo del Patrimonio culturale, nella splendida cornice del Giardino Farnesiano e della Rocca Sanvitale, maniero dalla storia millenaria ricco di meraviglie artistiche e dimora di leggendarie figure femminili di eroine, duchesse e principesse. Una pietra preziosa incastonata nella terra che con Parma ha conquistato il titolo di City of Gastronomy Unesco e che nel 2020 sarà la Capitale della Cultura italiana.
Il noto geologo Valentino Straser e l’esperto Guido Adorni, racconteranno la storia estrattiva delle nostre vallate, “C’era una volta il petrolio”, mentre dal laboratorio AMR del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma partirà il viaggio verso le città e i paesaggi del futuro con il progetto Energie Park, prospettiva per nuovi equilibri tra uomo, territorio e natura.
Per i più piccoli la magia delle stelle, con il Planetario di Googol, dove attraversare costellazioni e leggende, oltre a diversi laboratori come quello dell’ESA (European Space Agency), dove costruire una cometa. Poi la natura che non ti aspetti, raccontata con mille storie dall’entomologo di Radio Deejay Gianumberto Accinelli, che anche i più grandi potranno conoscere, passeggiando con lui. La giornata di sabato sarà anche il racconto di un sogno, dei tentativi, degli studi, dei legami tra l’umanità e la Luna, fin dall’antichità. Un affascinante viaggio proposto da Piergiorgio Odifreddi.
Il Festival proporrà insomma un calendario ricco di appuntamenti di divulgazione scientifica, realizzato grazie anche al sostegno del main sponsor Sinapsi, della ditta Arquati, del prosciuttificio Ermes Fontana e di Emiliana Trasporti (sponsor tecnico), ma al centro ci sarà sempre lei, la Malvasia delle cantine del Consorzio Vini dei Colli di Parma, con degustazioni guidate dai sommelier dall’AIS e dell’Istituto Alberghiero “G. Magnaghi” di Salsomaggiore. E non solo: l’edizione 2018 ospiterà produttori provenienti, oltre che dalla vicina Piacenza e dal Veneto, anche da Croazia, Francia, Spagna e, soprattutto, dal borgo greco di Monemvasia, il luogo dove “tutto ebbe inizio”. Perché è proprio da qui che, nel XIII secolo, i veneziani importarono in Italia l’antico vitigno della Malvasia.
Spazio anche ai migliori piatti degli chef locali, con Maria Anedda che percorrerà i sentieri sensoriali, storici e chimici delle spezie, insieme alla docente di Scienze gastronomiche Silvana Chiesa. E ancora, i cooking show targati “Parma Quality Restaurants” e, nella serata di sabato, “MagnaRocca”, la cena itinerante a tappe per le vie del paese. La due giorni più frizzane che ci sia, offrirà inoltre concerti, esibizioni di danze, sfilate di moda, lo stand della libreria Voltapagina e si potrà saltare a bordo di un trenino per andare alla scoperta del Parco Regionale dei Boschi di Carrega, ricco di natura e di storia, come testimonia il Casino dei Boschi, amata residenza di Maria Luigia.
Nella giornata di domenica spazio allo shopping, con il Mercato delle Cinque Terre e, alle 18.30, la cerimonia di consegna della “Coséta d’Or”, il premio che da 23 anni viene assegnato da una giuria formata da esperti alla miglior Malvasia dei produttori che fanno parte del Consorzio dei Vini dei Colli di Parma.
In serata il gran finale in musica, con il più amato direttore d’orchestra d’Italia, Beppe Vessicchio, che insieme a Davide Battistini farà crescere a suon di melodie i pomodori, l’oro rosso della Food Valley che ha saputo resistere alla crisi grazie alla sua capacità di tenere vivo il ricordo del suo passato e di guardare avanti per immaginare il suo futuro. Sul palco, le sculture di Verdi, Paganini, Pavarotti e Toscanini della mostra itinerante “Pinocchio all’Opera”.
Per informazioni si può consultare il sito www.festivaldellamalvasia.it e la pagina Facebook @festivaldellamalvasia. Oppure ci si può rivolgere all’Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica di Sala Baganza (P.zza Gramsci 1, c/o Rocca Sanvitale), che risponde allo 0521 331342 (e-mail iatsala@comune.sala-baganza.pr.it).
Parcheggi più vicini: piazza Gramsci (antistante la Rocca Sanvitale), via Figlie della Croce e via Vittorio Emanuele II.
Informazioni di geolocalizzazione: 44°42’48”N, 10° 13’39” E.
Il Festival della Malvasia è promosso e organizzato da Comune di Sala Baganza, Pro Loco e Consorzio per la Tutela dei Vini dei Colli di Parma in collaborazione con Comune di Parma, Consorzio del Parmigiano-Reggiano, Consorzio del Prosciutto di Parma, Consorzio del Fungo Porcino di Borgotaro, Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena, Musei del Cibo, Università degli Studi di Parma, Confagricoltura, Istituto Alberghiero “G. Magnaghi di Salsomaggiore”, Parchi del Ducato, Associazione Italiana Sommelier.
L’evento è patrocinato da: Mibact, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Unione Pedemontana Parmense, Università degli Studi di Parma, Camera di Commercio di Parma, Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma.
Sponsor: Sinapsi Group (main sponsor), Arquati, Ermes Fontana ed Emiliana Trasporti (sponsor tecnico).
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